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    La katana , arma letale non solo nei manga!

    Rob Lucci
    Rob Lucci


    La katana , arma letale non solo nei manga! Empty La katana , arma letale non solo nei manga!

    Messaggio Da Rob Lucci Ven Ott 30, 2009 4:11 pm

    Vi anticipo che produrrò un articolo a settimana e lo posterò sempre il sabato salvo eccezzioni come oggi Wink buona lettura spero sia di vostro gradimento!


    LA KATANA

    Katana
    Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.


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    La katana (刀) è la spada lunga giapponese. Anche se molti giapponesi usano questa parola per indicare genericamente una spada, il termine Katana (o più precisamente uchigatana) si riferisce ad una specifica spada a lama curva e a taglio singolo usata dai samurai.

    Nonostante permettesse efficacemente di stoccare, veniva usata principalmente per colpire con dei fendenti, impugnata ad una o due mani. Quest'ultima diventò la maniera più comune, sebbene Musashi Miyamoto, nel Libro dei Cinque Anelli, raccomandasse la tecnica a due spade, che presupponeva l'impugnatura singola. Veniva indossata con la parte concava della lama rivolta verso il basso, in modo da poterla sguainare velocemente con abili movimenti, e che in nessun modo il filo della lama (rivolto quindi verso l'alto) potesse danneggiarsi con il tempo sfregando contro l'interno del fodero.

    L'arma era portata di solito dai membri della classe guerriera insieme al wakizashi, o spada corta. La combinazione delle due spade era chiamata daisho, e rappresentava il potere o classe sociale e l'onore dei samurai, i guerrieri che obbedivano al daimyō (feudatario). Più precisamente la combinazione daishō era costituita fino al XVII secolo da tachi e tanto, e solo in seguito da katana e wakizashi.



    Storia
    La produzione di spade in ferro inizia in Giappone alla fine del IV secolo. Le katana cominciano ad apparire intorno alla metà del periodo Muromachi (1392-1573). Nel successivo periodo Momoyama (1573-1614) si realizza un grande sviluppo sia tecnologico che estetico. Con l'epoca Tokugawa (1603-1868) le lame di lunghezza superiore ai 2 shaku (60,6 cm) furono riservate ai samurai e vietate a tutti gli altri cittadini. Dopo la restaurazione imperiale del periodo Meiji (1868-1912), con l'editto Haitorei del 1876, venne dichiarata estinta la casta dei samurai e quindi vietato il portare in pubblico il Daisho, loro simbolo sociale.

    Con quest'atto (1876) termina la grande fioritura dell'arte della forgiatura delle spade. La produzione riprende in sordina con l'era Taishō ma ormai solo per preservare le tecniche costruttive piuttosto che per effettiva necessità. Negli anni della seconda guerra mondiale la produzione raggiunge numeri rilevanti ma la qualità è ben lontana da quella degli anni d'oro. Dal dopoguerra la produzione muta orientamento riprendendo la migliore tradizione. In epoca contemporanea, grazie anche all'impulso di un collezionismo attento e appassionato, in Giappone e all'estero, si ritorna a produrre pezzi di grande pregio. Nel contempo i pezzi creati da grandi maestri del passato, ma anche di quelli contemporanei, raggiungono quotazioni elevatissime.

    Da quando l'arte della pratica nell'uso della spada per i suoi scopi originari è diventata obsoleta, il kenjutsu viene sostituito dal gendai budo, moderni stili di combattimento per altrettanto moderni combattenti. L'arte di usare la katana si chiama iaido, battōjutsu o iaijutsu, mentre il kendo è una scherma praticata con la shinai, una spada di bambù, in cui i praticanti sono protetti dal tipico elmetto e dall'armatura tradizionale.

    Morfologia
    La montatura della katana è costituita da impugnatura (tsuka), elsa o guardia (tsuba) (鍔) e fodero (saya) (鞘) . L'impugnatura in legno era ricoperta di pelle di razza (same), rivestita con una fettuccia di seta, cotone o pelle intrecciata (tsukaito); tra i vari intrecci dello tsukaito, trovano posto i "menuki" due piccole decorazioni in metallo inserite tra gli avvolgimenti dello tsukaito una da un lato e una dall'altro. Il modo con cui l'impugnatura è avvolta dallo tsukaito è definito con la parola tsukamaki. Il fodero era realizzato in legno di magnolia laccato. La tsuba, posta tra il manico e la lama per evitare le lesioni alle mani da scivolamenti sulla lama, era solitamente metallica, spesso un'opera d'arte.

    TsubaLa lama vera e propria invece si divide in codolo (Nakago), corpo della lama e punta (Kissaki). Il sugata è la forma che assume complessivamente la lama. Vista invece dal dorso al tagliente la lama si divide in:
    Mune: il dorso della lama. Può essere distinto in vari tipi: Hikushi 'basso', Takashi 'alto', Mitsu 'a tre lati', Hira o Kaku 'piatto', Maru 'arrotondato';
    Shinogi-ji: il primo dei due piani che formano la guancia della lama. Su di esso di possono trovare profonde incisioni longitudinali, solitamente sul primo terzo della lama, rappresentanti disegni (horimono) o caratteri sanscriti (bonji). Sempre su di esso può essere presente un solco da entrambi i lati (Hi) il cui fine principale è l'alleggerimento ed un ulteriore bilanciamento della lama;
    Shinogi: Linea di divisione tra i piani. Nella forma di lama denominata shinogi-zukuri, dopo il cambio di piano del kissaki determinato dalla linea di yokote, lo shinogi prende il nome di ko-shinogi;
    Ji: Il secondo dei due piani che formano la guancia della lama.
    Hamon: Linea di tempra che caratterizza la katana ed ottenuta tramite tempra differenziata;
    Ha: Parte temprata ed affilata

    Procedimento costruttivo
    La katana veniva forgiata alternando strati di ferro acciaioso, con percentuali variabili di carbonio. L'alternanza di strati le conferiva la massima resistenza e flessibilità. Si partiva da un blocchetto di acciaio (tamahagane) che veniva riscaldato e lavorato mediante piegatura e martellatura. Le piegature successive producevano un numero di strati molto elevato: poiché ad ogni piegatura il numero degli strati veniva raddoppiato, con la prima piegatura da 2 strati se ne ottenevano 4, con la seconda 8 e così via. Alla fine della lavorazione, dopo 15 ripiegature, si arrivava a 32.768. Ulteriori ripiegature erano considerate inutili in quanto non miglioravano le caratteristiche finali.

    Successivamente veniva definita la forma generale della lama: la lunghezza, la curvatura, la forma della punta (kissaki). Il filo veniva indurito mediante riscaldamento e successivo raffreddamento in acqua (tempra). La lama veniva poi sottoposta ad un lungo procedimento di politura eseguito con pietre abrasive di grana sempre più fine. L'ultima finitura era eseguita manualmente con particolari barrette di acciaio. Tutto il procedimento veniva effettuato in modo da esaltare il più possibile le caratteristiche estetiche della lama.

    Il procedimento costruttivo tradizionale viene ancor oggi tramandato di generazione in generazione, dal Mastro forgiatore all'Allievo forgiatore. La tecnica di forgiatura prevede generalmente le seguenti fasi:

    preparazione dei materiali per la fusione: grande quantità di carbone, ciotola di pezzi di ferro sminuzzato e ciotola di minerale di ferro
    fusione: in una fornace (tatara), all'aperto o nella fucina
    raccolta del pezzo d'acciaio di fusione in una ciotola apposita
    trasformazione del pezzo di fusione in un blocco approssimativamente cubico d'acciaio
    pulizia delle crepe e delle irregolarità:
    il blocco cubico grezzo viene sottoposto a pulizia
    viene forgiato e trasformato in un parallelepipedo, contenente ancora molte crepe e sporgenze irregolari
    viene ulteriormente forgiato e sezionato a metà
    questo processo viene ripetuto da quattro a otto volte, prima che il pezzo d'acciaio sia pulito e utilizzabile
    forgiatura:
    il parallelepipedo d'acciaio viene sottoposto a forgiatura, portandolo al calor rosso e battendolo, piegandolo e ribattendolo fino a quindici volte, come spiegato sopra, fino ad ottenere una stratificazione dell'acciaio. Questa tecnica ricorda un procedimento medievale con cui si produce un tipo di acciaio chiamato (in Europa) damasco (infatti i primi ad aver fatto spade con acciaio stratificato sono stati gli arabi nel Medioevo). Questa stratificazione è necessaria per rendere la lama flessibile ma nel contempo molto dura, addirittura così dura da non intaccarsi nemmeno con fendenti di lama su corazza o su altra spada. L'estrema durezza permette inoltre di affilare un filo molto fine e quindi molto tagliente senza renderlo troppo fragile.
    forgiatura finale:
    più comunemente per ottenere la forma finale della spada, si uniscono due tipi d'acciaio uno dolce e uno duro, formando un'anima interna (acciaio dolce), un filo e un dorso esterni (acciaio duro). In realtà esistono vari tipi di procedimenti in questa fase e molto dipende dall'abilità dell'artigiano nella buona riuscita dell'opera.
    tempratura:
    dopo che tutta la lama viene cosparsa di particolari tipi di argille con peculiari proprietà di refrattarietà al calore, la lama viene portata al calor rosso, poi viene immersa in acqua tiepida circa a 37° Celsius. Questa tempratura differenziata permette di ottenere un dorso più flessibile ed un filo più duro.
    La fase finale è di competenza del togishi il quale esegue il togi. Questa pratica conferisce una grande bellezza ed eleganza alla lama che prima era grezza e ne conferisce l'affilatura. Le riproduzioni di scarsa qualità non sono trattate con metodi tradizionali ma vengono in questo caso lucidate in vari modi spesso con l'utilizzo di mole o carte abrasive.
    La spada veniva dotata anche di mekugi ana un piccolo foro nel corpo (nakago) della spada, nel quale si fissa un piccolo piolo di bambù, chiamato caviglia (mekugi) che fissa il corpo della spada al'impugnatura in legno. Il codolo (nakago), cioè la parte terminale, veniva rifinito con colpi di lima disposti in varie forme a seconda delle scuole e delle epoche.

    A questo punto la lama è finita e si provvede a dotarla di tutte le finiture che nel complesso si definiscono nel termine "koshirae" e comprendono:

    l'impugnatura (tsuka) e il fodero (saya) entrambi in legno di magnolia.
    la fettuccia (tsuka-ito) con la quale si avvolge in diversi stili l'impugnatura sia per avere una migliore presa che per l'assorbimento del sudore.
    fuchi e kashira parti solitamente in metallo decorate con tecniche tradizionali e molto raffinate applicati alle due estremità dell'impugnatura.
    tsuba guardia solitamente in metallo decorata con tecniche tradizionali molto elaborate.
    koiguchi e kojiri venivano applicati rispettivamente all'imboccatura del fodero e all'estremità opposta. Il koiguchi è fatto in corno di bufalo mentre il kojiri in corno o in metallo.
    sageo fettuccia di cotone intrecciata secondo vari tipi di trame e di svariati colori e tipologie. Aveva in passato utilità come cordino multi uso o per finalità estetiche, veniva annodato infatti in diversa maniera intorno al fodero secondo la moda del periodo.
    kurikata anello solitamente in corno applicato al fodero a circa un palmo dal koiguchi, serve come passante per il sageo.

    Il particolare tipo di tempra "differenziata", tra dorso e filo, produce una linea di colore leggermente diverso sul tagliente, detta Hamon La forma dell'Hamon costituisce un segno identificativo, per un occhio esperto, dell'epoca della lama e dell'autore costruttore (Tosho). Riportiamo per esempio alcuni tipi di Hamon, dei quali alcuni chiamati con nomi fantasiosi:

    Ko-midare, dritta frastagliata piccola, tipica dell'era Heian (987-1183)
    Sugu-ha, dritta, tipica dell'era Kamakura (1184-1231)
    Notare-ha, finemente ondulata, Era delle Dinastie Nordiche e Meridionali (1334 -1393)
    Hitatsura, pieno, era delle Dinastie Nordiche e Meridionali (1334 -1393)
    Midare-ha, non dritta, era del Periodo di Mezzo Muromachi (dopo il 1467)
    Gunome-ha, ondulata largheggiante come le nuvole, Periodo di Koto (circa 1550)
    Kiku-sui-ha, a fiori di crisantemo che galleggiano sull'acqua, che i francesi chiamano extremement alambiquè, perché è simile ai vapori che si producono nell'alambicco Primo Periodo dell'Era di Edo (1600)
    Sambon-sugi-ha, raffigurante gruppi di tre abeti, ove il centrale è più alto degli altri due, periodo Edo (1688-1704)
    Toran-ha, ondulato come le onde dell'oceano, Periodo Finale di Edo (1822)
    KissakiLa parte di Hamon visibile sulla punta della lama (kissaki) si chiama bōshi.
    Vi sono più tipi di bōshi :

    Kaen boshi, a forma di fiamma, Era Hogen (1156-1159)
    Jizo boshi, a forma di testa di prete, Era Hogen (1156-1159)
    Kaeri tsuyoshi boshi, solo sul dorso della punta, rivoltato, Primo Periodo Kamakura (1170-1180)
    Ichimai boshi, area della punta interamente temprata, Periodo Kamakura (1170-1180)
    Yaki zumete boshi, attorno al filo della punta, che termina sul dorso senza Kaeri, Periodo Meiji (1868-1912)
    Mru boshi, a forma di gruppo di persone
    Midare boshi area temprata irregolarmente, Era Hogen (1156-1159)
    I primi forgiatori di spada giapponesi erano monaci buddhisti Tendai o monaci di montagna guerrieri chiamati Yamabushi. Avevano conoscenza vastissime per la loro epoca e il luogo in cui vivevano: erano alchimisti, poeti, letterati, invincibili combattenti e forgiatori di lama.
    Per loro la costruzione di una lama costituiva una vera e propria pratica ascetica. Erano talmente temuti che venivano considerati fantasmi e nessuno osava disturbarli.

    Cura e conservazione della katana [modifica]
    La cura e la conservazione della katana segue le stesse regole generali che si applicano nel rituale del tè o nella calligrafia o nel bonsai o nell'arte di disporre i fiori (Ikebana).

    Dopo aver smontato la lama dal Koshirae la si cosparge con una polvere ricavata dall'ultima pietra utilizzata per la politura (Uchigomori) tramite un tamponcino. Successivamente, usando della carta di riso piegata tra pollice ed indice, si rimuove la stessa con un movimento dal nakago al kissaki pinzando la lama con il mune verso la mano. Successivamente, con un altro panno leggero (o sempre con carta di riso), imbevuto parzialmente di olio di garofano raffinato (olio choji), si passa di nuovo tutta la lama con lo stesso movimento utilizzato per rimuovere la polvere di uchigomori. La prima operazione rimuove tracce di ossidazione e grasso lasciato dalle dita durante il rinfodero, la seconda operazione invece serve per evitare ossidazioni successive.

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    L'angolo di Rob Lucci


    Dopo questa bella accozzoglia di informazioni sono sicuro che avrete il cervello in tilt sempre se avete avuto il coraggio di leggere tutto, perciò eccomi in vostro aiuto a rendervi la conoscenza della mitica spada Giapponese facile ed accessibile!

    La katana è una spada di origine esclusivamente giapponese, diffidate delle imitazioni! Caratteristica fondamentale di quest'arma e la lunga e sottile lama leggermente curva; anche se all'apparenza questo può sembrare un punto a sfavore in realtà esso è il suo punto di forza, la leggerezza dell'arma permette di scagliare colpi a ripetizione consumando meno energie rispetto ad una comune spada, la sottigliezza della lama la rende estremamente affilata e anche un colpo può risultare mortale, facilmente trasportabile consentiva ai samurai e successivamente ai soldati giapponesi di muoversi più velocemente in quanto armati con questa leggera ma micidiale arma!

    In questo stupendo documentario purtroppo solo in inglese vengono mostrate le eccezzionali caratteristiche della katana





    per chi con l'inglese è litigato in breve spiegano che la katana è un'arma dalla storia molto antica , forgiata dai più grandi artisti della creazione di spade e probabilmente l'arma da taglio più letale per le caratteristiche che vi ho elencato prima. Più avanti dimostrano come con questa spada si è in grado di mozzare un arto umano , o addirittura arrivare a tranciare quasi completamente un busto umano! Per definirla con una sola frase "One cut, one kill" (un taglio , una morte).


    Le origini della spada vanno fatte risalire all'incirca al periodo compreso tra il 1392-1573 , ma le fonti non sono certissime. La lunghezza della lama varia e va anche oltre i 60 cm. Acquisì una tale importanza che venne impiegata anche nelle due guerre mondiali.

    Ecco qua qualche katana della guerra mondiale:

    La katana , arma letale non solo nei manga! Japanese-WW2-NCOs-Shin-qunto-katana-1

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    A questo punto la domanda sorge spontanea: ok sarà pure veloce, ma avendo una lama così sottile non è una passeggiata romperla?

    Rispondo certo che no! Una lavorazione meticolosa, curata e che si avvale delle antiche tecniche sforna katane resistentissime, la lama flessibile assorbe meglio i colpi e per dimostrarvi l'affilatezza e la resistenza di questa lama guardate questi video!

    katana vs 9mm


    katana vs 50 machine gun


    Bè di certo non siamo ai livelli di Gemon di Lupin III ma questo aggeggio ferma e taglia pure i proettili!

    Ecco come è formata una katana
    Mune: il dorso della lama.
    Shinogi-ji: il primo dei due piani che formano la guancia della lama. Su di esso di possono trovare profonde incisioni longitudinali, solitamente sul primo terzo della lama, rappresentanti disegni (horimono) o caratteri sanscriti (bonji). Sempre su di esso può essere presente un solco da entrambi i lati (Hi) il cui fine principale è l'alleggerimento ed un ulteriore bilanciamento della lama;
    Shinogi: Linea di divisione tra i piani. Nella forma di lama denominata shinogi-zukuri, dopo il cambio di piano del kissaki determinato dalla linea di yokote, lo shinogi prende il nome di ko-shinogi;
    Ji: Il secondo dei due piani che formano la guancia della lama.
    Hamon: Linea di tempra che caratterizza la katana ed ottenuta tramite tempra differenziata;
    Ha: Parte temprata ed affilata

    La katana , arma letale non solo nei manga! Katana_diagram

    La katana , arma letale non solo nei manga! Anatomy_katana

    Naturalmente abbondano le leggende su questa epica arma, tra tutte la più famosa è senza dubbio quella sulla mitica katana Masamune (si quella dei Final Fanatasy! XD)


    Masamune Okazaki (岡崎 正宗 Okazaki Masamune), conosciuto anche come Goro Nyudo Masamune (Sacerdote Goro Masamune), è conosciuto come il più grande forgiatore di spade del Giappone. La mancanza di dati biografici certi, rende la sua esistenza parte della leggenda associate alle sue spade. Si ritiene che abbia operato nel periodo compreso fra il 1288 e il 1328. Costruiva spade, dette katana nella lingua giapponese e pugnali detti tantō, seguendo la tradizione Soshu. Si ritiene che abbia vissuto nella provincia di Sagami. In suo onore viene consegnato il Premio Masamune durante la Competizione tra Forgiatori di Spade del Giappone.

    La Masamune è una "katana", nome dato in suo onore alle spade dei samurai (solo gli allievi che avevano già compiuto il 15º anno di età potevano impugnarne una propria). Le katane di Masamune sono spesso confuse con quelle di Muramasa, un altro forgiatore (erroneamente considerato suo allievo). Secondo diverse leggende le spade di Muramasa sono descritte come portatrici di sventure (il nome significa "pioggia di sangue"), mentre quelle di Masamune come portatrici di pace e serenità (il nome significa "essenza divina della giustizia eterna").

    Leggende
    Una leggenda racconta di una sfida fra Masamune e Muramasa per vedere chi dei due era in grado di costruire la spada più tagliente. Entrambi crearono due spade magnifiche e decisero di metterle alla prova: le due spade sarebbero stato appese a una sporgenza sopra un fiume, con la punta della lama immersa nell'acqua. La spada di Muramasa, la Juuchi Fuyu (10,000 inverni) tagliò ogni cosa che incontrava (pesci, foglie, il vento). La spada di Masamune, invece, la Yawaraka-Te (mano delicata) non tagliò nulla: i pesci e le foglie passavano, e il vento soffiava dolcemente sulla sua lama. Dopo un po' Muramasa si innervosì con il suo maestro per il suo disinteresse, ma Masamune la tirò fuori dall'acqua, l'asciugò e la posò nel fodero, mentre Muramasa lo derideva. Intanto un monaco, che aveva osservato tutta la sfida, e parlò ai due: "La prima spada è senza dubbio una spada tagliente, ma è portatrice di sangue, una spada malvagia che non fa differenza fra ciò che taglia. Può essere buona per tagliare farfalle così come teste. La seconda è notevolmente più tagliente delle due, e non taglia senza motivo ciò che è innocente". Esistono numerose versioni di questa leggenda, ad esempio una secondo cui la spada di Muramasa tagliava le foglie, mentre quella di Masamune le riuniva.

    Secondo un'altra leggenda Muramasa e Masamune furono invocati per costruire spade per lo Shogun e le spade, una volta concluse, venivano appese ad una cascata. Secondo una variante di questa leggenda Muramasa fu ucciso per aver creato spade malvagie.

    Infine un'altra leggenda narra di un fabbro rinomato per la sua fama di illustre forgiatore di armi molto potenti. Costui era talmente famoso da forgiare armi anche per i più nobili Samurai della regione, essendo in quei tempi scoppiata una feroce guerra. Il suo grande obiettivo era quello di creare una spada perfetta, nata per distruggere e per non essere distrutta, una Katana leggendaria, che sarebbe stata tramandata per generazioni. Essa fu forgiata secondo una tecnica innovativa, che consisteva nella sovrapposizione di più strati di metallo, battuti in una sola lama, in modo tale da conferire alla spada una resistenza eccezionale anche sotto l'urto di colpi talmente forti da risultare letali per altre spade. Lunghissima e maneggevole, con la tipica elsa circolare propria delle spade dei Samurai, divenne un mito per coloro che la maneggiavano, riuscendo a perforare anche le più coriacee tra le armature. Tuttavia, quando tutte le guerre tra i feudi cessarono e l'ordine dei Samurai andò estinguendosi, la Spada Masamune tornò nelle mani della famiglia del fabbro che l'aveva creata, dopo aver conquistato il titolo di "Katana Divina". Al giorno d'oggi non si sa più nulla di quella Spada che ha reso invincibili molti Samurai: alcune voci dicono che i posteri di quel grande fabbro, padre dell'arma, ne detengano ancora il possesso e tolgano al mondo la visione della Katana Divina.


    Ecco una delle tante probabili riproduzioni di Masamune:

    La katana , arma letale non solo nei manga! Katana-masamune31

    Ma non mancano le riproduzioni di anime e manga!

    Ecco la katana di Ichigo di Bleach:
    La katana , arma letale non solo nei manga! M3zO


    Katana Gemon di Lupin III:
    La katana , arma letale non solo nei manga! Cf40_1

    Ma queste spade vanno curate con appositi kit e appositi prodotti per mantenere la lama sempre in ottime condizioni.

    Questa arma vanta una tra le più affascinanti storie e da sempre stimola le fantasie di occidentali e orientali (ne è uno schiacciante esempio il suo largo uso nel mondo dei manga e degli anime); spade che sembrano veramente possedere un proprio spirito che le rende immortali, spade che si fanno portavoce di epoche, ognuna racconta delle storie, storie di uomini che hanno combattuto con esse o le hanno usato solo per motivo di vanto, spade che suscitano mistero, che qualcuno rende proprie amiche. E se l'era dei samurai è finita perchè tuttoggi spopolano lo stesso? Questo è sempre un mistero ma sicuro è che la loro fama sarà per sempre intramontabile come il sole sulla bandiera Giapponese!


    Graze dell'attenzione, al prossimo articolo!

    Rob Lucci
    Madara uchiha
    Madara uchiha


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    Messaggio Da Madara uchiha Ven Ott 30, 2009 11:56 pm

    Bella descrizione la katana è da sempre l'arma che preferisco.
    Rob Lucci
    Rob Lucci


    La katana , arma letale non solo nei manga! Empty Re: La katana , arma letale non solo nei manga!

    Messaggio Da Rob Lucci Sab Ott 31, 2009 4:05 pm

    Madara uchiha ha scritto:Bella descrizione la katana è da sempre l'arma che preferisco.
    Anche la mia!
    kucilang
    kucilang


    La katana , arma letale non solo nei manga! Empty Re: La katana , arma letale non solo nei manga!

    Messaggio Da kucilang Lun Nov 02, 2009 10:00 pm

    Ottima documentazione!!!veramete bella...bravo!!!
    è sempre bello en trare così nel cuore della cultura giapponese!!!
    Rob Lucci
    Rob Lucci


    La katana , arma letale non solo nei manga! Empty Re: La katana , arma letale non solo nei manga!

    Messaggio Da Rob Lucci Mar Nov 03, 2009 12:15 am

    kucilang ha scritto:Ottima documentazione!!!veramete bella...bravo!!!
    è sempre bello en trare così nel cuore della cultura giapponese!!!
    Si la cultura Giapponese è tra le più affascinanti! La prossima settimana ne preparerò un altro molto bello , ma non vi anticipo niente! Wink
    Symon189
    Symon189


    La katana , arma letale non solo nei manga! Empty Re: La katana , arma letale non solo nei manga!

    Messaggio Da Symon189 Mar Nov 03, 2009 12:19 am

    bisognerebbe anche mettere la descrizione "dell'antagonista" della catana...nn ricordo il nome esatto..è un tipo di spada + corta ma che consentiva movimenti + rapidi...per chi ha visto/letto kenshin samurai vagabondo ( itoukiri battousai himura) magari si ricorda..
    Rob Lucci
    Rob Lucci


    La katana , arma letale non solo nei manga! Empty Re: La katana , arma letale non solo nei manga!

    Messaggio Da Rob Lucci Mar Nov 03, 2009 12:46 am

    Intendi il Wakizashi?

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